Dopo sette anni di attività per i reggiani Nuju è giunto il momento per fare il punto su ciò che hanno fatto finora e così pubblicano questa raccolta. In oltre un’ora di musica il combo emiliano propina diciotto brani nei quali sciorina il suo approccio alla musica, al mondo e all’amicizia. In scaletta vi sono molte tracce suonate e/o riarrangiate con artisti/amici. Da sempre esponenti di un folk-rock eccitante e frizzante i Nuju si muovono molto bene lungo l’asse Modena City Ramblers – Gogol Bordello. Non a caso con i MCR rielaborano “L’artista” in chiave folk cantautorale, brano che fa il paio con il folk allegro e saltellante di “Menestrello”, mentre con i Combass in “Mamamia” e con Kaya Dub in “Movement” sembrano rifare due out-takes del gruppo di Eugene Hutz. Fa sorridere non poco la versione folk-swing che hanno dato ad “Acida” dei Prozac+, insieme a Empatee du Weiss. In “Vanità” si lasciano andare al punk-folk e in “Parto” sfiorano il rock. Insomma con “Pirati e pagliacci” si balla allegramente per oltre un’ora!
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autore: Vittorio Lannutti