Sicuramente The Joy Formidable di strada ne devono ancora fare tanta per arrivare ad alti livelli, ma a mio modesto parere dimostrano ampiamente di meritare la previsione di “next big thing”.
La band capitanata da Ritzy Bryan è partita due anni fa da Mold un paesino sperduto del Galles per dedicarsi intensamente a scrivere, registrare e a suonare live. Lo sforzo e il duro lavoro è stato ampiamente ripagato con la pubblicazione di un primo EP interessante (A Baloon Called Moaning) e il gruppo è passato dal suonare in posti sconosciuti ai palchi dei più importanti festival europei.
Con l’uscita del loro primo vero album Ritzy Bryan, Rhydian Dafydd e Matt Thomas danno conferma di essere una band in continua crescita. Rolling Stone USA, ha scritto che il loro sound è un ”alt-rock melodico e chiassoso”, mentre il Guardian li ha inseriti nella lista dei “one to watch” nel 2011.
The Big Roar, pur non presentando niente di rivoluzionario, mette in mostra brani costruiti in modo mai scontato e un suono che si stacca nettamente da quello proposto da altre band britanniche.
Niente tastiere o synth ma una chitarra elettrica potente e di chiara impronta shoegaze, un batterista e un bassista che sono una forza della natura, una voce accattivante e carismatica. I Joy Formidabile mostrano subito il loro grande talento nell’ accendere il fuoco con gli 8 minuti di Everchanging Spectrum Of A Light che regalano tanta euforia. Pare quasi impossibile ma il ritmo aumenta ancora nella successiva The Magnifying Glass, che con la sua cadenza grunge è già pronta per incendiare gli show. Austere, Whirring e A Heavy Abacus mesolano ruvide melodie e progressioni ritmiche. Per trovare momenti di relativa tranquillità bisogna, arrivare a Buoy e alla cortissima Maruyama.
Nel finale si va di nuovo in crescendo con l’esplosione quasi noise di Llaw = Wall, dove la voce è quella del bassista Rhydian Dafydd. A chiudere l’album è il pezzo migliore The Greatest Light Is the Greatest Shade dove attimi di tranquillità evolvono in riff pura potenza sonica.
In poche parole The Big Roar è uno di quei dischi da ascoltare la mattina per iniziare la giornata con una salutare dose di adrenalina. Un vero e proprio toccasana per questo inizio di primavera.
Autore: Alfredo Amodeo