Con oltre 3 milioni di album venduti e capitanati dal carismatico frontman Johnny Borrell arrivano in Italia i Razorlight per un’unica data.
La band inglese si esibirà venerdi 24 Aprile presso il Musicdrome di Milano con apertura porte alle oe 20.00, prezzo del biglietto Euro 16,00 + diritti di prevendita.
I ragazzi hanno il look giusto, belle canzoni, l’aria pericolosa e la lingua tagliente. Il NME e Q li votano Best New Band. L’ascesa della band è rapidissima: suonano nei bar, negli scantinati, nelle bettole, nei club, sui tetti, poi nelle accademie e poi sempre più su nelle sale, ai festival e nei palazzi. Il loro album di debutto “Up All Night” prende la definizione di ”indie rock” e la spinge fino al punto di rottura; “Golden Touch” li porta al prime time TV con un coro gospel. L’album a seguire vende un milione di copie.
Nell’arco di un disco i Razorlight raccolgono la maggior parte dell’armamentario tipico del successo da rock’n’roll: ragazze urlanti, un batterista sparito, tour americani che implodono, controversie senza fine e la vecchia guardia che bussa alla loro porta. Al Live 8 Johnny si presenta con un favoloso cappello e la sua performance dimostra che il suo posto è sui palchi mondiali. In tour con gli U2 Johnny e Andy si ritrovano a cantare canzoni da ubriachi con Bono e Sean Penn. I segnali che i Razorlight stanno per soccombere ad un attacco di deferenza inglese sono ben pochi.
All’inizio della primavera 2006 i Razorlight si dedicano alla registrazione del secondo album con uno dei produttori inglesi di maggior successo di tutti i tempi, Chris Thomas (The Beatles, Roxy Music, The Pretenders, The Sex Pistols). La band aveva già spinto il proprio stile di songwriting con il singolo di successo “Somewhere Else”. Andy Burrows ora collabora occasionalmente alla scrittura. La session al British Grove a Londra li vede affinare le radici rock’n’roll e creare un sublime disco pop internazionale.
In Inghilterra diventano parte integrante della vita degli inglesi. I fotografi dei tabloid inseguono Johnny e Andy per le strade. Vogue mette Johnny in copertina. I gossip speculano sulla chimica personale della band, senza dimenticare poi le fidanzate hollywoodiane, le voci di scioglimenti e litigi, i giudizi basati su mezze verità, le fonti del settore e un senso dello humour ben più scarso di quando sperato.
Durante l’estate del 2008 la partnership di scrittura tra Johnny e Andy diventa sempre più prolifica e il produttore Mike Crossey dimostra di essere un gigante dello studio diventando per un certo periodo il “quinto membro” della band. Il risultato è fenomenale. “Slipway Fires” è il tipo di album che può solo essere creato dopo essere stati messi alla prova, dopo aver affrontato l’inferno pubblico e privato, dopo aver provato una tristezza dalle mille sfumature.
Autore: red.
www.razorlight.co.uk