Trasferimento per la registrazione a Berlino ed il nuovo disco per i Liars viene fuori.
Se siete abituati a quel sound annebbiato, a tratti oscuro e senza una precisa (apparente) via maestra, vi ritroverete in questo terzo lavoro.
Angus Andrew, prima dell’inizio delle registrazioni aveva promesso qualcosa che andasse oltre le più rosee aspettative dei fan e, conoscendo l’estro e la genialità delle soluzioni proposte dal gruppo della grande mela, ci si aspettava un lavoro nettamente e qualitativamente migliore. Questo però, non toglie che anche in “Drum’s not dead” la capacità del combo americano è fuorviante, toccando tratti tipicamente di scuola Radiohead, Sonic Youth per poi (ap)prendere la lezione rock tedesca.
Nel disco è presente un dvd con diverse concezioni in cui Angus, Julian Gross ed il regista Markus Wambsganss danno la propria concezione su questo disco. Un extra interessante, in cui si succedono esibizioni live e momenti studio.
Deludente questo terzo lavoro ma riponiamo fiducia anche perché i Liars sono una gran band ed il loro potenziale non si è ancora completamente espresso.
Autore: Rocco D’Ammaro