morto lo scorso martedì 5 febbraio, alla veneranda età di 98 anni, Stuart Freeborn pioniere del make-up artist e creatore delle “maschere” di icone e personaggi cinematografici come lo yeti Yuda, Jabba the Hutt e Chewbecca di Star Wars, sue anche le scimmie umanoidi del capolavoro di Kubrik, “2011 Odissea nello spazio”.
A darne notizia, Nick Maley, suo assistente negli anni ’70.
Nato nel1914 a Leytonstone, nell’east London, Freeborn rifiutò di intraprendere la carriera del padre, un broker assicurativo. Mosse i suoi primi passi nel 1930 negli studi Denham, al seguito del regista e produttore di origini ungheresi Alexander Korda.
Ha truccato miti del cinema come Marlene Dietrich, Peter Sellers in Dottor Stranamore e Alec Guinness. Il Fagin da lui interpretato, nell’Oliver Twist di David Lean fece conquistare a Freeborn l’accusa di antisemitismo.
Nel 1970, l’incontro con George Lucas e l’universo di Star Wars. Per la realizzazione di Yoda, Freeborn dichiarò di essersi ispirato ad Albert Einstein.
Il regista lo definì una leggenda del make up. “Quando ha iniziato a lavorare sul set di “Star Wars” – ha affermato Lucas, durante il suo tributo a Freeborn – “era già una star nel suo campo, ha portato con sé anni di esperienza e una creatività senza limiti (…) L’essenza vivrà per sempre nei personaggi che ha creato”.
autore: Michela Aprea