Un quartetto londinese formatosi nel 1982 che ha terminato la propria carriera solo quattro anni dopo con l’uscita dell’album Mania. Rispolverati gli strumenti dalle rispettive cantine, i quattro ristampano l’album (10 tracce) con l’aggiunta di altre sette canzoni di cui cinque mai messesul mercato e delle esecuzioni live, contornando il tutto con una traccia finale contenente il video di “A million things”. Una riroposizione di un passato breve, ma a quanto pare intenso per suscitare l’interesse dell’etichetta di Minneapolis “Words on music”. Nostalgici degli anni ’80, dunque, siete chiamati a raccolta! Ci sono pezzi che scavalcano i tempi in cui sono stati concepiti.
Molto carino “Sad september”; “Shame” che riprende splendidamente i R.E.M. d’annata.
Deliziosa “Part of me now”. Simpatica è “New message” un’esplicita citazione dei “Police” in chiave anni ’80. E’, infatti, una sorta di risposta generazionale “Message in a bottle”. Civil Servant”…quasi epocale.
Autore: Stefano Ferraro