Nell’inflazionato mondo del post-core si può essere ancora interessanti. Fourth, quarto album per la formazione capitolina dei Lento è disco furioso e martellante, teso e drammatico, e questo è il miglior complimento possibile che si possa fare ad una band che gravita in un contesto generale spesso noioso e costellato di ovvietà.
I Lento aprono continuamente nuove porte evitando la monotonia del trip strumentale atmosferico ultraheavy grazie a soluzioni ritmiche diversificate che rendono accattivante l’ascolto e i cambiamenti nel paesaggio dal post metal all’ambientale imprimono significative sfumature di colore al grigio acciaio.
Ma il valore aggiunto, ora che i Lento sono diventati un power trio, è dato soprattutto da quel senso di compattezza e di coesione, di energia compressa e liberata, di minacciosa aggressività.
Tutta la stampa e la critica metal è concorde nel giudizio positivo su Fourth e anche noi siamo perfettamente allineati.
Ulteriori sviluppi futuri potrebbero portare i Lento ad indagare maggiormente un possibile versante “occult”, un’ulteriore bella sfida visto che con questo episodio son stati così bravi a schivare la banalità.
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autore: A. Giulio Magliulo