Jeliza-Rose vive con i suoi genitori eroinomani. La madre muore e il padre decide di portare la bambina a casa della nonna. Tra fantasia e nausante alterazione del mondo. Mondi lontasinni, storie di bizzarri personaggi che abitano questo luogo dove il tempo sembra si sia immobilizzato. Mostri, vocine e amici, Jeliza rimane da sola nella casa fatiscente nella valle. Favola grottesca e strana. Incomprensibile e da voltastomaco. Un’ “alice nel paese delle meraviglie” ma che più che meraviglie possono definirsi stravaganze di una storia senza una vera struttura. Con Jodelle Ferland, Janet McTeer, e nella parte del parte del padre, Jeff Bridges, meraviglioso ma sprecato. Il film ha toppe da tutte le parti, sembra un incubo dopo una bruttissima sborinia.
Immaginazione sì ma con un po’ più di rigore cinematografico. 120 minuti di film drammatico fantastico di un mondo messo a testa in giù. La sensazione è proprio quella.
Autore: Chiara G.