Fa un percorso poco ortodosso il livornese Stella Burns, che dopo l’esordio “Stella burns loves you” del 2014, pubblica questo disco composto unicamente da cover. Tuttavia l’arrangiamento che il toscano, con i suoi Lonesome Rabbits, allestisce in questi dieci brani è intrigante e in molti casi rende più preziosi i brani. Il sound, infatti, è un folk Usa quasi di frontiera. Sullo sfondo si percepiscono i fantasmi di Wovenhand e Giant Sand. Non a caso il brano più riuscito è “Wash” dei Calexico, resa crepuscolare. Se “Bird on a wire” di Leonard Cohen è piuttosto convenzionale, “Louie Louie” dei Sonics, la canzone più coverizzata della storia, è scarnificata, rilassata e con un’impronta soul-pop evocativa. In scaletta anche due brani italiani tradotti in inglese: “La polvere si alza” resa “While the dust gets up” di Piero Ciampi, rivestita di tonalità beatlesiane; “La ballata dei Carlini” un traditional siciliano, cantata in dialetto e con un arrangiamento folk mediterraneo con tanto di slide.
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autore: Vittorio Lannutti