I Danamaste sono un quartetto proveniente da Salerno, formato da Francesco Tedesco, Teresa Tedesco, Antonio Senesi e Rita Marchitiello (stasera per la verità sostituita da altro batterista visto dietro le pelli degli Epo), che darà un carattere forse più potente ma meno snello ai brani), sono attivi da ben 14 anni ed hanno pubblicato 7 mesi fa un notevole terzo disco intitolato Le Teste degli Altri che presentano dal vivo qui a Napoli al Cellar Theory.
L’esibizione inizia alle ore 00.40 e si parte con ’90’, ‘Marmo’, l’eccellente ‘Le Teste degli Altri’ – primo singolo accompagnato in Aprile scorso da un videoclip – e la curiosa ‘De(li)tti’, basata sulla parafrasi ed il sovvertimento dei detti popolari italiani: quattro brani capisaldi dunque del disco nuovo incentrati tutti sulla vigorosa, sempre frontale miscela di hard progressive, art rock ed aperture di melodia potente dei Da’namaste, con due voci maschile femminile ed un impatto elettrico caratteristico notevole e coinvolgente, che ci fa pensare in qualche occasione a groove band poco classificabili come Faith no More, o a gruppi hard progressive come Arcane Roots, Presence, Teatro degli Orrori e Lacuna Coil; lo stile vocale di Teresa Tedesco merita due parole: lirico e molto ricercato, crea un interessante contrasto con la voce più rock ed immediata di Francesco Tedesco, e su questo dualismo ben coltivato nei brani – in cui abitualmente Teresa subentra talvolta accompagnando talvolta quasi sfidando Francesco, per risolvere il pezzo in strofe cariche di enfasi prog e trame ritmiche complesse e varie – si fonda molto del valore della musica della band, come anche sulle ritmiche serrate di basso e batteria e sui testi non convenzionali e non tanto facili da seguire, ad un concerto, se non si conosce già il disco.
In ‘Centomani‘ e ‘Le Scarpe‘ i quattro utilizzano basi elettroniche lanciate col computer che ritroviamo anche sull’album, e nella prima Francesco Tedesco e nella seconda Teresa Tedesco cantano e ricamano con la chitarra, nel mid tempo della ballata: brani anche un attimo più sperimentali, e la prima delle due introduce stasera l’attesa ‘Elettrodomestica’, loro nuovo tormentone per il quale due mesi fa è stato pubblicato un esaltante videoclip live in studio.
E c’è spazio anche per l’hard rock quasi stoner ‘Parlo con il Sig.?’ che poi tanto a confermare l’originalità progressive dei Danamaste sfocia in una coda vagamente funk, e per l’indolente blues elettrico solo chitarra elettrica e voce ‘Il Visionario Pulp’, ed a questo punto la band acclamata presenta alcuni bis ancora dal disco nuovo, tra i quali ‘Buon Orecchio Cattiva Memoria’, per poi passare all’esecuzione di brani dai lavori precedenti, sconosciuti dal pubblico ma apprezzati come anche la voglia di suonare dei Danamaste che si concedono con amicizia e generosità fino ad esaurire il repertorio disponibile stasera, in circa un’ora e mezza di esibizione complessiva.
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autore: Fausto Turi