Il bubblegum pop ai tempi dell’electro clash. Ecco a voi due simpatiche fanciulle decise a dilettarci con ammiccanti filastrocche e melodie furbette che rimbalzano su beat tanto semplici e tanto (c’è bisogno ancora di dirlo?) anni ’80. Considerando il livello di “saturazione” del genere, molto probabilmente non ce n’era bisogno. Ma chi ha il coraggio di dirglielo?
Nicole Morier e Mia Dime, berlinesi d’adozione (la prima è nativa del New Mexico, la seconda è di Vienna), fan dichiarate di Peaches (con la quale sono recentemente andate in tour negli U.s.a.), tentano l’assalto ai cuori (poco esigenti, diciamolo) degli amanti del genere, con un disco che a tratti suona anche brillante e divertente, ma che purtroppo mette in luce in vari episodi una desolante povertà di idee (“Cops copulating”, “Blow it”, “North 14”…), che in alcuni casi si cerca furbamente di celare sotto testi provocanti (in “Dogs ‘n’ dolls” cantano: “I like dogs / I like dogs / I like the doggie style / dogs they make me wild”) che non vedo chi potrebbero scandalizzare, ormai.
Le ragazze sono molto (ma molto!) più convincenti quando giocano a mescolare le fredde ritmiche elettroniche con sferraglianti chitarre elettriche, lanciandosi in pezzi dall’estetica garage punk e dall’irresistibile appeal dance, un po’ B-52’s – un po’ Le Tigre (“Tales of ordinary sadness”, “Nobody likes us”, “Fun is a floppy bitch”).
In “Two lane blacktop”, ad esempio, l’amalgama tra le chitarre, le melodie costruite dalle due voci, i beat (infarciti degli immancabili “claps”) e i suoni taglienti di synth, funziona a meraviglia, ed è reso ancor più “pieno” dall’uso di un “vero” basso, dando vita ad un efficacissimo mix electro-rock.
Astenersi snob e musoni. Se non avete voglia di ballare non avete nessun motivo per cui avvicinarvi a questo disco.
Autore: Daniele Lama