Si esprimono in un rock scoppiettante e allo stesso tempo quadrato i By Popular Demand, quartetto veneto composto da Fabio Campagnolo alla voce, Alberto Scapin alla chitarra, Giovanni Sabbini al basso e Diego Dal Bon alla batteria. Essenziali, concisi e pungenti i quattro veneti ci propongono dieci brani ben suonati (registrati dall’ex One Dimensiona Man Giulio Favero), nei quali sono spesso sospesi tra il rock’n’roll più aggressivo di matrice scandinava e quello geometrico di Chicago. Essenziali come i migliori gruppi punk, la durata del Cd, infatti, è di poco più di 31 minuti e nessuna canzone arriva ai quattro minuti, grazie all’insana predisposizione ai due accordi veloci ed intensi, i BPD riescono così a far conciliare il math rock e rock’n’roll soprattutto nelle situazioni in cui smussano le angolature geometriche (“Oh my Polly Jean!”). In altri momenti poi sono abili nel rendere il rock’n’roll tanto circolare quanto ossessivo (“West coast revolution”), ma anche tagliente (“Pop song”). Impregnano poi di blues scalcinato e rancoroso “Teenager blues” e di un noise aspro “11.30 Pm”.
Autore: Vittorio Lannutti