Partire partire partire. Senza stare troppo a pensare: impegni, scadenze, ormai la decisione è presa e bisogna andare, per avere il piacere di ritornare.
La musica di Gillian Welch è una musica di confine: un confine che è una linea sottile e storta dove non è semplice stare in equilibrio e qualche volta si cade nel lato dove tutto è familiare, altre volte si tocca una terra straniera dove non è tanto male rimanere.
Non si può negare la forte influenza di tutta la musica che proviene dall’area di Nashville nelle canzoni di Gillian, ma il vero brivido si ha quando il suono della telecuster e dell’acustica, del dobro, dell’hammond e del fiddle si allontana dai canoni del country e si concentra in alcune ballad essenziali come One Monkey dove tutto il resto sembra contare poco rispetto alla voce e alla chitarra; Mi piace questo album perché è un continuo fare un passo avanti e due indietro rispetto alla tradizione country e cantautorale, se vi capiterà di ascoltarlo non avrete mai la sensazione del freddo.
www.gillianwelch.com
Autore: Massimiliano Zambetta