Torna “Il Sabato della fotografia”. Dal 9 novembre, otto fotografe si raccontano a Napoli di Michela Aprea
in copertina Vita Spericolata ph. di Anna Camerlingo
“Scatti e donna” è il tema della quinta edizione de “Il sabato della fotografia”, la rassegna curata da Pino Miraglia, prodotta da Casa del Contemporaneo e ospitata negli spazi della “mitica” Sala Assoli. Luogo di incontro, di dialogo, sperimentazione e ricerca artistica imprescindibile per la città di Napoli, la sala incastonata nel bel mezzo dei Quartieri Spagnoli farà da palco a otto donne, otto fotografe chiamate da Miraglia per dire la propria sull’arte di comporre (disegnare), con la luce.
Incontri e workshop, sono la formula di una rassegna che è luogo di interscambio di esperienze oltre che un’imperdibile occasione di confronto con figure importanti del panorama fotografico contemporaneo. Immigrazione, guerra, teatro, cinema, arte e creazione attraverso il digitale, insieme alla nuova fotografia sono alcune delle questioni che saranno affrontate assieme alle ospiti di questa edizione.
Domani, sabato 9 novembre, aprirà la rassegna, -che si concluderà il 18 aprile 2020 -, alle ore 11.30 l’appuntamento “Sud Magia e Identità” con Marialba Russo, “foto-antropologa” impegnata nella rappresentazione in particolare dei riti arcaici e delle feste religiose dell’Italia centro-meridionale, che presenterà in anteprima italiana il suo ultimo lavoro, edito da Postcart: “Il giorno, il gioco, il sogno”.
Il 16 novembre sarà invece dedicato al XXI secolo attraverso il racconto e lo sguardo della fotografa danese Marie Hald. Sono le donne il centro della ricerca artistica della giovane 32enne: anoressiche (The girls from Malawa), obese (I am fat), reiette (Bonnie), anziane, borderline compongono la costellazione di un universo femminile raccontato attraverso uno stile asciutto,clinico, come nella più tipica tradizione nord europa.
La rassegna torna dopo oltre un mese, il 18 gennaio, con un nuovo incontro dedicato alla fotografia nel secolo in corso stavolta guidato da Diana Bagnoli. Fotografa ufficiale per la ONG Amref, la maggiore delle organizzazioni sanitarie presenti in Africa, Bagnoli condividerà con il pubblico dei “sabato” le sue storie dal mondo.
Il 25 gennaio sarà una retrospettiva dedicata a Lewis Hine, raccontata attraverso il docufilm “America and Lewis Hine” di Nina Rosemblum e il commento della storica e curatrice Manuela Fugenzi.
Il 15 febbraio vedrà anche un uomo, l’unico insieme al curatore, raccontarsi. Si tratta di Alessio Paduano chiamato a confrontarsi con Stephanie Gengotti in un momento che già si rivela imperdibile. Da un lato le giovani scugnizze napoletane, adolescenti rimaste “sott’a botta impressiunate”, madri ragazzine convinte di essersi fatte così femmine o, anche e più semplicemente, felici del proprio stato di gravidanza, raccontate dalla Gencotti nel lavoro “9 months”; dall’altro le ragazze nigeriane ritratte da Paduano, costrette alla prostituzione, vittime di tratta e di una violenza perpetua, senza riscatto, né (troppo spesso) vie d’uscita.
Sabato 22 febbraio sarà la fotografa di scena Anna Camerlingo a calcare il palco della Sala Assoli. Tema dell’incontro? Che domande: “Set e fotografia”!
Parlerà di “Trasformazioni” Raffaela Mariniello, durante il penultimo incontro della rassegna, in programma il 21 marzo. Gli spazi, la transizione, lo scorrere delle ore, degli anni, inesorabile, in un moto senza requie, né esclusione: sono i cardini della ricerca artistica di Mariniello, in un mix che vede fondere insieme arte, video e fotografia.
Chiude la quinta edizione l’incontro con Irene Alison del 18 aprile. La fotografa, che il 14 e il 15 marzo terrà un workshop su “L’architettura del racconto: progettazione e editing nello storytelling fotografico” parlerà di una figura discussa, controversa, come Leni Riefenstahl. Anche il curatore, Pino Miraglia, terrà un workshop, il 4 e 5 aprile, sul tema “Lettura e fotografia”, dedicato ai ragazzi tra i 9 e i 12 anni.