Di sicuro una serata di Novembre calda e caraibica non l’avete mai vissuta…per quanto le temperature degli ultimi tempi possano essere strane, molto strane, un viaggio nel caldo tropicale a pochi passi da casa vostra non l’avete mai fatto… forse non ci credete, ma con Populous tutto questo è possibile! Vi basta fare un tragitto brevissimo ad un suo live o ascoltando “Night Safari“, il suo ultimo album.
Populous è Andrea Mangia, producer e dj salentino che esordisce nel 2002 con l’album “Quipo”, uscito per la prestigiosa etichetta berlinese Morr Music con la quale produce anche i due suoi successivi lavori. A metà tra elettronica, suoni analogici e digitali, soul e shoegaze, si guadagna il plauso della critica internazionale.
Andrea Mangia è anche Life & Limb, progetto elettronico in collaborazione con il newyorkese Mike McGuire (Short Stories), autore di jingle televisivi, colonne sonore, sounddesigner e vincitore de “Il Premio 2016 – La muscia elettronica italiana del futuro”.
Insomma, non bisogna aggiungere altro per intuire che “Night Safari” sia uno dei migliori lavori elettronici usciti in Italia del 2014: Andrea è davvero bravo e noi, mentre aspettiamo la caldissima performance del 14 Novembre, gli abbiamo fatto qualche domanda.
Andrea Mangia è Populous e “Night Safari” è il titolo del suo ultimo disco. Un album articolato e multiforme a partire dalla cover art…
La cover è un omaggio a Rousseau. Non è stata una cosa decisa da me ma dalla ragazza che ha curato tutto l’artwork, Kae. Lei è un’artista veramente visionaria. Da quando ho visto i suoi lavori (fatti di collage, computer grafica, colori accesi e materiali organici) ho subito capito che sarebbe dovuta essere lei l’autrice dell’artwork.
“Night Safari” è un viaggio nei suoni tribali, ritmi e beat elettronici del mondo che si mescolano come non avremmo potuto neanche immaginare. Ogni traccia è un luogo, un racconto, uno stato d’animo che libera e muove. Quei suoni primordiali generano una sensazione di legame profondo con essi: ascoltandoli è come se si avesse la conferma che quel ritmo ci appartiene di natura riconoscendolo visceralmente come nostro e della nostra storia.
Com’è nato “Night Safari”?
Night Safari è il mio personale viaggio. Un viaggio più mentale che fisico. Una ricerca di luoghi che ad un certo punto si è trasformata in una ricerca di suoni. Da qui quasi un lavoro da etnomusicologo: ho collezionato strumenti e suoni tradizionali e li ho mischiati col nuovo.
“Fall” è la seconda traccia del disco ed è bellissima: com’è nata la collaborazione con Cushee?
Conoscevo bene i suoi lavori. Mi piaceva il suo modo di fondere elettronica da cameretta con quell’attitudine shoegaze. Da fan dei My Bloody Valentine non potevo rimanere indifferente. Le ho scritto che mi sarebbe piaciuto molto farle cantare un brano e le ho spedito lo strumentale di quella che poi sarebbe diventata “Fall”. Mi ha subito detto si.
Nel disco ci sono altri ospiti: Clap Clap, Ioki, Dj Khalab, Digi G’Alessio. Raccontaci perché li hai scelti come compagni di viaggio.
Prima ancora che musicisti che ammiro, rispetto e supporto profondamente sono due grandi amici e dividere un viaggio così importante con persone amiche è il sogno di tutti. Sono stati i miei “compagni d’avventura”. Le persone che mi hanno fatto ritrovare la strada lì dove io mi sentivo perso. Avevo diversi pezzi dove continuavo a girarci attorno. E così mi son detto che dovevo chiedere aiuto ai miei amici. Gli ho spedito i pezzi che reputavo più adatti al loro stile ed è stata buona la prima!
Questo è il primo disco che pubblichi con Bad Panda Records…
Io e Claudio ci conosciamo da anni ormai. Lui è adorabile. Entrambi tenevamo tantissimo a collaborare e alla fine è successo. Lui è uno che è molto avanti su tutto ciò che viene considerato nuovo media. La discografia è cambiata e non è più come quando io ero su Morr. Tutto si muove troppo in fretta e io avevo bisogno di un compagno di viaggio che fosse aggiornatissimo. Va anche detto che il disco è uscito anche fisicamente, sia in cd che vinile, per una label berlinese che si chiama Folk Wisdom.
In una vecchia intervista hai dichiarato “Popuolus is Dead”…ma poi è resuscitato!
Mai dire mai nella vita! Ero stanco di tutto e mi stressavo per nulla. Ora tutto è diverso perchè sto imparando a gestire le mie paure e i miei momenti di down. Ero pronto per ripartire.
Hai suonato in molti festival e rassegne di musica elettronica, allora ti chiedo quali progetti, italiano e straniero, ti è piaciuto o consiglieresti.
In italia c’è una new wave elettronica fortissima. Alcuni di loro sono dei ragazzini appena ventenni. Mi sento di consigliare tutta la scena, una scena che a me piace definire famiglia.
Il 14 Novembre suonerai in Campania…qualche anticipazione su quello che vedremo e ascolteremo?
E’ un live incentrato sul ritmo e sui suoni sub. Ci saranno dei visuals appositi che accompagneranno i presenti in una viaggio audio-visivo.
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autore: GianDino Daino