Abbandonate le suite per pianoforte solo, che dopo tanti anni di raffinato pop elettronico gli avevano dato grande popolarità grazie al disco Solo Piano (2004) ispirato ad Eric Satie, che potete ascoltare eseguito interamente dal vivo con link dedicato, il canadese trapiantato in Francia Chilly Gonzales ritorna nuovamente all’electro pop tastieristico raramente cantato in inglese, con queste 13 canzoni tra anni 80, Beck, Hot Chip e Gotye.
Disco di sicura presa ma raffinato, onesto, dai contenuti dance – ‘Never Stop’, ‘Siren Song‘, ‘I am Europe’, ‘Knight Moves’ – magari troppo sistematicamente ideati partendo da un semplice arpeggio al pianoforte annegato nell’elettronica, e più spesso dai leggeri scherzi o dalle tenui arie pianistiche trattati al synth – la bella ‘Crying’ quasi hip pop, ‘Bittersuite’ e ‘Final Fantasy’, entrambe un po’ Yann Tiersen, l’emozionante ‘The Grudge’, ‘Rococo Chanel’ al clavicembalo, la bizzarra ‘Pixel Paxil’ –; interessante anche il proto funk ‘You Can Dance’ à la Prince, per un album piacevole ma non memorabile, sinceramente.
Autore: Fausto Turi