Nel 1986, messi da parte per un po’ i Fuzztones, l’imprevedibile Rudi Protrudi parte per un tour mondiale con una nuova creatura, i Jaymen, e lui stesso si cambia il nome d’arte in ‘Link’, in omaggio a Link Wray, eroe assoluto della musica surf degli anni 50-60.
Link Protrudi and the Jaymen come Link Wray and the Raymen, dunque.
Il repertorio di questo progetto è costituito completamente da surf music strumentale, suonata con un’urgenza e con soluzioni stilistiche molto punk e rock’n’roll, e questo disco dell’etichetta italiana Go Down records assembla 26 brani bellissimi, rimasterizzati (c’è anche un inedito), che trasmettono tanta energia e divertimento, per un progetto musicale che ebbe un buon successo, girò il Mondo in tournè nella seconda metà degli anni 80 e poi a più riprese si reincarnò successivamente, dunque caratterizzandosi anche per un’imprevedibile longevità.
Ed il booklet allegato al CD contiene molto materiale, come fotografie dell’epoca, la biografia del gruppo, aneddoti in quantità, le riproduzioni delle copertine della band, immagini degli infuocati concerti e delle tante spogliarelliste che si esibirono con Link Protrudi: infatti numerosi ingaggi per suonare dal vivo ogni sera come resident band il gruppo li cercava nei night club di spogliarelliste, le quali divenivano parte integrante del loro show; Link inoltre aveva un debole per le pornostar maggiorate di Russ Meyer, che a loro volta lo coccolavano e si univano alla band sul palco: Kitten Natividad, Misty Lane, Toni Alessandrini e Tempest Storm le più assidue.
Più della metà delle canzoni è rappresentato da cover anni 50 e 60 – c’è addirittura una ‘Summertime’ di Gershwin, e l’immancabile ‘Ace of Spades’ di Link Wray – sparate sempre a velocità folle, con un basso molto presente, stop’n’go e tutto l’armamentario tipico del surf e del rock’n’roll anni 50-60, del resto cosa aspettarsi da uno che a 12 anni vede i Beatles dal vivo e questo gli cambia la vita… e poi ci sono i pezzi autografi di Protrudi, composti e suonati con le varie formazioni che composero i Jaymen nel tempo: ci furono anche i Jaymen tedeschi nel 2002, e quelli italiani nel 1999, che altri non erano se non Massimo dal Pozzo e Giuliano degli Others.
L’esordio discografico di Link Protrudi and the Jaymen fu Drive it Home (1987), cui seguirono Missing Links (1988) e Drive it Live (1988); dopo una pausa, ed una marea di 45 giri, il gruppo torna con Seduction (1994), Hit & Run (1998), Yellow Green & Purple (1999) e Slow Grind (2003).
Autore: Fausto Turi
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