Gli orfani dell’hi-energy rock’n’roll australiano di fine anni ’90 (Powder Monkeys, Asteroid B-612 e Brother Brick) possono iniziare a rallegrarsi per avere trovato una nuova guida spirituale e musicale: gli M-16’s di Ken “Killer” Watt. Proprio lui, il chitarrista che John Spittles aveva chiamato per sostituire negli Asteroids il dimissionato Stew “Leadfinger” Cunningham. Nonostante il confronto con il chitarrista extraordinaire già leader dei Brother Brick, nonché membro di Yes-Men e Challenger 7, fosse tutt’altro che semplice, in quella circostanza Ken dimostrò di sapersela cavare e, una volta tornato a Perth, non ha perso tempo a mettere in piedi una sua formazione. Gli M-16’s appunto.
Di cui da tempo si dice un gran bene. Ed eccolo il power-trio australiano finalmente in azione, con il primo album pubblicato da una nuova label della terra dei canguri, la Reverberation. “Loose Bullets” è una mezz’ora di rock’n’roll ad alto potenziale esplosivo, dove sono le chitarre a farla da padrone.
Non c’è un attimo di pausa negli otto assalti sonori che compongono il programma del disco. L’iniziale “Kick Out Those Blues” mette da subito le cose in chiaro. E’ una sorta di avvertimento di quello che andremo ad ascoltare nelle sette tracce successive: che si tratti della più dinamica “Shivers And The Shakes”, dell’impatto frontale di “Nothing To Lose”, del solismo parossistico di “Get Ready” o del rock’n’roll spaccatimpani di “Losing My Ranks”, la cifra stilistica degli M-16’s è chiara e forte. “Loose Bullets” è il loro devastante disco d’esordio: prendere o lasciare.
Autore: Roberto Calabro’