Juan Carlos Cáceres è un jazzista che condisce la musica con i sapori della sua terra d’origine – l’Argentina, della cui tradizione musicale è un profondo conoscitore, pur vivendo dal 1968 in Francia – nonché con lo swing ed il charleston, la samba e la musica africana.
In particolare, questo suo dodicesimo disco ci catapulta nel carnevale di Buenos Aires, tra i suoni chiassosi della murga – genere musicale prossimo alla samba, tipico argentino – ma anche e soprattutto nel tango più elegante (‘El Presente’), quello della tradizione e del jazz (‘Airecito’) tipo Astor Piazzolla, e non quello rivisto in chiave moderna dal Gotan Project, tramite l’elettronica.
Le canzoni del sessantaquattrenne musicista figlio d’immigrati italiani si caratterizzano anche per una certa vena politica (‘Resistencia’), una vicinanza ai ceti poveri (la canzone degli emigranti ‘Pachamama’, con voce femminile) e un certo senso dell’umorismo, e questo nuovo Noche de Carnaval, contenente 13 brani cantati in spagnolo, ci mostra come ancora una volta – l’anno scorso toccò alla marocchina Hindi Zahra – come la musica popolare del Sud del Mondo possa giocarsi buone chance nel baraccone della discografia mondiale.
‘La Casa de los Fantasmas’ è puro stile Paolo Conte, mentre quello di ‘El Sur y el Norte’, ‘A los Murgueros’, ‘El Domingo’ e ‘Noche de Carnaval’ è un carnevale dolce amaro, al sapore di tango argentino.
Un disco molto piacevole e dalle atmosfere varie, generalmente divertenti con un lontano retrogusto amaro, e dalla strumentazione jazz ricca, tra pianoforte, violino e molti fiati, per un risultato ad ogni modo anche rigoroso e tradizionale.
Autore: Fausto Turi