Per celebrare i 10 anni di The Boxer, l’album che li ha portati alla conoscenza del grande pubblico, i The National hanno eseguito l’album dall’inizio alla fine a Bruxelles, in Belgio, il 9 novembre 2017. Oggi quel concerto è pubblicato in occasione del Record Store Day andando peraltro subito sold-out.
Come sold out stanno andando i loro concerti per il tour dell’album pubblicato nel 2017, Sleep well Beast, che è senza dubbio il loro disco della maturità, il loro best seller e anche semplicemente il loro disco migliore.
Forse approfittando delle sonorità ammiccanti di Sleep Well Beast, come Day i Die, Empire Line, Turtleneck e tante altre, i The National sono riusciti in questi live a piazzare pezzi magari un po’ dimenticati del loro ormai interessante repertorio, che conta 7 LP e due EP, dal 1999.
E’ certamente il loro anno: ai Grammy Awards, la band si è aggiudicata il premio nella categoria Best Alternative Music Album appunto con Sleep Well Beast. Matt Berninger, Aaron e Bryce Dessner, e Bryan e Scott Devendorf porteranno il loro tour trionfale europeo partito a giugno con Barcellona anche in Italia il 7 settembre al Milano Rocks (unica data italiana per ora), in cui suoneranno con i Franz Ferdinand.
L’occasione è ghiotta e non solo per i fan. Intanto, se vi volete scaldare le orecchie, questo LP live in Bruxelles al momento è l’unico album live ufficiale della loro carriera, e contiene tutto The Boxer. E’ il modo migliore per apprezzare la trasognata ipontica carismatica e suadente voce di Matt Berninger, vero valore aggiunto della band, la chitarra dei fratelli Dessner, i loro arpeggi deliziosi e caldi, e l’amalgama che questa band riesce a creare partendo in fin dei conti da canzoni semplici, come Fake Empire, Ada, o la splendida versione live di Gospel, dolcissima e calda.
In fondo il segreto dei The National è sempre stato quello di condire del buon rock di ritmi non altissimi con calore, emozione e riff leggerissimi ma incisivi. Nel live si apprezza anche la capacità di trasformare i pezzi, non nella classica direzione del rock tutto cori e canti del pubblico, ma al contrario nella variazione degli arrangiamenti in direzione, se possibile, della ricerca di una maggiore intimità, e pacatezza (ad esempio in Squalor Victoria, o Racing like a Pro).
Un capitolo in più della loro straordinaria avventura, che merita di essere ascoltato in attesa di poterli vedere dal vivo a Milano.
autore: Francesco Postiglione