Fuori dalla mode, dalla rincorsa della next big thing, che fa molto Inghilterra, The Cesarians hanno scelto di andare controcorrente. Per fortuna il quintetto londinese ha deciso di andate in direzione contraria in maniera ostinata. Proprio come l’uomo ritratto sulla copertina di questo Ep, da solo su una strada desolata. La copertina di “I’m with God” è perfettamente rappresentativa dell’indirizzo preso dal gruppo inglese, vale a dire quello di venire a vivere in Italia, pubblicare dischi per un’etichetta abruzzese e girare l’Europa. Significativo, considerato che dalla terra d’Albione, dopo PJ Harvey ed i Blur, nessun altro è stato in grado di raggiungere, nel lungo tempo, un’ottima qualità.
The Cesarians sono una bella eccezione, e non a caso sono scappati dalla loro terra d’origine, che evidentemente non fornisce più gli stimoli musicali di un tempo, dato che è ancora disperatamente e vanamente in cerca di nuovi (inutili) Beatles, con risultati sempre assolutamente deludenti.
Il problema è che gli inglesi non si sono accorti sufficientemente della potenza e della grandezza di The Cesarians, gruppo che affonda le radici musicali nell’Europa degli anni ’30 e che nell’esordio ha dimostrato tutta la sua passione per personaggi come Kurt Weil, Jacques Brel, Ernst Kirchner, il klezmer e…Nick Cave.
Con questo Ep, il quintetto inverte in parte la rotta, aggiungendo al suo sound una carica rock invidiabile, tuttavia non tralascia le sue radici. “Worst thing” è il brano più energico, nel quale la band coniuga la passione dei Clash, con la raffinatezza aggressiva del Nick Cave più indemoniato. Questo brano è vicino a “In your house”, caratterizzato da un ritmo marziale e dall’orchestra rhythm’n’blues, che fa sfociare il sound verso la decadenza dell’industrial. La title track, invece, ha un piglio melodico, come “Schoolyard”, nella quale si rintracciano le intensità del miglior pop sopraffino inglese. La conclusione, invece, è dedicata ad una bella poesia “Questa è lei”, recitata dallo stesso autore, Antonio “Jester at work”, Vitale. Siete liberi di credere o no in Dio o in qualche illusione del genere, ma nei Cesarians dovreste credere!!
Autore: Vittorio Lannutti