Come dimostrava lo splendido esordio di “Money for dope”, Daniele Luttazzi sa come scrivere e cantare musica struggente. Compone canzoni da venticinque anni, da quando cioè debuttò sulla costa riminese col suo gruppo new-wave ze Endoten Control´s: ha delle idee precise sulle possibilità di questa forma artistica e non ha mai smesso di esplorarne le variazioni.
Il disco uscirà il 15 Giugno 2007 per Edel/Krassner.
Le sue canzoni sono al contempo devastanti e consolatrici; i protagonisti sono stati feriti dalla vita, ma sono sopravvissuti; e il risultato è l´ironia piena di passione e disincanto con cui adesso guardano alle cose del mondo.
Aggiungendo al sarcasmo asciutto dei testi una sezione ritmica, una d´archi e una di fiati fra le più prestigiose della scena nazionale, nonché gli apporti solistici di Stefano Di Battista, Andy Gravish e Ada Montellanico, Luttazzi riesce a non gettare il bambino della ricchezza emotiva con l´acqua sporca del sentimento facile, e così School is boring abbonda di materiale prezioso per il nutrimento interiore. Temi adulti per canzoni adulte: le varie età del disagio esistenziale (A place of cries, Travelling alone, School is boring, Words of love, Sobbing in shame), la fine di una storia d´amore (The broken hearted), l´aborto (Wet out), il tentato suicidio (The flowers in spring), la perdita dell´innocenza (Three kind of paper), il sesso estremo (Dreams come true).
Le strutture melodico/armoniche innovative ideate da Luttazzi e l´opulenza new-wave/jazz fornita dagli arrangiamenti di Massimo Nunzi creano un range stilistico amplissimo e sorprese indimenticabili.
Autore: red.
www.danieleluttazzi.it