Noto per la sua carriera nei Soft Boys, e successivamente con gli Egyptians, Robyn Hitchcock è senza dubbio una figura di riferimento per il rock psichedelico anglosassone. Un artista mai domo che ha avuto una vita musicale in continua evoluzione grazie a molteplici collaborazioni; su tutte va ricordata quella con Peter Buck dei R.E.M e con Scott McCaughey dei Young Fresh Fellows e Bill Rieflin dei Ministry (successivamente batterista aggiunto nei R.e.m.) con i quali formo i Venus 3.
Oggi il settantunenne di Londra, quartiere Paddington, ha annunciato la pubblicazione di un libro di memorie. In 1967: How I Got There and Why I Never Left il cantautore racconta il primo anno della sua adolescenza tormentata documentando la sua alienazione per il trasferimento in una nuova scuola e le successive ossessioni per i Beatles, Brian Eno, Jimi Hendrix e molti altri. Il libro sarà pubblicato tramite Akashic Books negli Stati Uniti il 28 giugno. Per ora non è dato sapere se verrà tradotto e pubblicato anche in Italia. Qui trovate le info per l’acquisto: https://www.akashicbooks.com/catalog/1967-how-i-got-there-and-why-i-never-left/
Hitchcock ha affermato: “Il 1967 è il momento in cui io e il mondo abbiamo attraversato il cambiamento. È stata una felice sincronicità mentre crescevo: Dylan passò al suono elettrico, i gruppi pop si trasformavano in gruppi rock. Un cambiamento radicale al quale si aggiunsero le novità Jimi Hendrix, Pink Floyd e altri che producevano musica che non avrebbe potuto nemmeno essere descritta tre anni prima. C’erano i Beatles che indossavano giacca e cravatta e producevano spettacoli impercettibili con piccoli amplificatori, giocando in molti modi secondo le vecchie regole del mondo dello spettacolo, e poi all’improvviso arrivarono Dylan con il suo impianto audio da mille watt e Jimi Hendrix con i suoi amplificatori Marshall, e tutta la faccenda scoppiò.”
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