L’irruenta Non voglio parlare con te mai più, bella cover in italiano di Never Talking To You Again degli Hüsker Dü, apre il secondo LP dei Radio Zero come una dichiarazione d’intenti. Il quartetto rivendica le proprie radici fieramente underground e lo fa con una manciata di brani con cui cerca, come già nel precedente “Vecchi Treni Resistenti”, una via italiana al rock che non suoni banale. Ci sono, e non poteva essere altrimenti, echi di altre band e di altri tempi, ma i Radio Zero hanno personalità e grinta da vendere per risultare convincenti. La triade iniziale si completa con altri due pezzi graffianti, Venale realtà e una Come quando che “nasconde” anche una citazione di Tainted Love (Gloria Jones via Soft Cell). Rispetto al debutto il gruppo sceglie la carta della diversificazione: non c’è solo il rock arrembante, marchio di fabbrica della formazione, ma anche una ballata come Strade blu, la cover che non ti aspetti (Gioia e rivoluzione degli Area), l’impronta jazzata che riveste Cade, l’armonica che dà un sapore folk-rock alla title-track e anche un episodio in inglese, il remake “energizzato” di Carry On di Crosby, Stills, Nash & Young, a regalare più di uno spunto interessante al resto della scaletta.
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autore: Roberto Calabrò