di Roland Emmerich con Rhys Ifans, Vanessa Redgrave, Sebastian Armesto
Ma davvero pensate che il Bardo sia quel mellifluo duca di Oxford tutto casa e inchiostro? Davvero. Ma sul serio credete che il più grande drammaturgo dai tempi di Sofocle sia quell’aristocratico che se l’intendeva con Queen Elizabeth e affidava i manoscritti al suo Salieri londinese? Sul serio.
Emmerich si diverte a confonderci le idee sulle origini di Shakespeare, cucendo tra loro ipotesi più o meno accreditate. Lo fa magnificamente perché non siamo filologi e la storia ci piace immaginarla per come ce la raccontano gli scrittori apocrifi, i registi allucinati. Più è distorta più è vera. Dalla poesia non ci aspettiamo altro che immortalità, e dunque adorabili menzogne.
Autore: Alessandro Chetta