Con “Vivi per Miracolo” gli Spread pubblicano il terzo album in studio ma è registrato in presa diretta da Alberto Ferrari. Con questo nuovo lavoro la band bergamasca dimostra di essere in grado di approcciarsi alla musica con mille sfaccettature e di emanciparsi dal sound cupo dei primi dischi senza rinunciare a momenti di grande potenza e intensità. Le tematiche del disco sono accomunate dal contrasto tra l’essere vivi e l’ansia derivata dalla sua naturale precarietà.
La struttura dei brani ha molto in comune con lo stile degli Afterhours degli anni ’90, passano repentinamente da melodie angeliche a turbini di fatalismo e violenza. Tuttavia, il risultato non è affatto derivativo perché gli Spread si caratterizzano per aver inserito in più brani elementi che non appartengono alla band di Manuela Agnelli, vale a dire il funky e il progressive.
L’approccio totale che gli Spread hanno alla musica emerge in particolare nelle deviazioni di “Koskoosh” o nella sincopata circolare e in veloce “Sottinsù”. Il progressive anni ’70 ed evocativo spicca in “Spaghetti aglio e odio” e nei cambi di registro stilistico di “CCNNPP”. Accattivante, infine, risulta “Fuoco di paglia”, per il suo fragore e per quel funky spezzettato e infastidito.
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autore: Vittorio Lannutti