Praticamente ancora sconosciuti in Italia, i britannici Cosmic Rough Riders sono in giro da ben 9 anni ed hanno all’attivo già 6 dischi. Il terzetto, formato da Mark Brown alla batteria, James Clifford al basso e Stephen Fleming alla chitarra elettrica + voce, suona un pregevole e robusto brit pop con ritornelli di grande effetto, in cui i cori di Clifford e Brown corroborano il cantato di Flemming con buonissimi risultati, tantopiù che questi ha una buona voce e ricorda lo stile vocale coinvolgente di Bono Vox degli U2. Riguardo quest’aspetto polifonico, pare che i tre siano buoni fan dei Beach Boys, e questo spiega tante cose. Ho scritto brit pop, prima, ma in effetti i CRR non hanno moltissimo da condividere con Oasis e Blur: piuttosto direi che ricordano il pop rock psichedelico dei mai dimenticati Stone Roses e La’s, con chitarre twanging intrecciate ed una scrittura fluida ed efficace.
Proprio un bel CD, questo ‘Stars Look Different’: leggero, scende giù una bellezza, con tre quattro potenziali singoli ad effetto che potrebbero permettere al gruppo – magari con una buona spintarella promozionale, che in Gran Bretagna come da noi non guasta mai – di inserirsi nella cerchia dei sudditi di Sua Maestà che ce l’hanno già fatta: Kaiser Chiefs, Maximo Park, Block Party, Babyshambles, Franz Ferdinand. Col precedente album del 2004, intitolato ‘Too Close To See Far’, il trio Scozzese di Glasgow aveva provato per la prima volta a presentarsi all’estero: in Giappone e Usa, e col nuovo album tocca anche all’Europa. Da dire ancora che dopo quello del primo singolo intitolato ‘In Time’, negli ultimi giorni di Luglio uscirà in tv il secondo videoclip estratto dal disco: ‘When you Come Around’.
Autore: Fausto Turi