Imperdibile release della Dead Canary Records, anche se risalente al 2003, è poi Blind Horse Campaign, primo lavoro sulla lunga distanza (dopo due singoli ed un vinile ) dei Grafton di Lou Poster, fondatore della Dead Canary.
Da tempo non ascoltavo un sound tanto possente; i riffs della chitarra di Lou Poster sono così taglienti da far male : il tiro di I’ve Been Lookin’, Slowpoke, Sinker, Down the road, The day they ran us out of town è un cocktail micidiale di punk ed hard malato e stravolto da riportarci a certe atmosfere dei Cheater Slicks. Poster poi ha una voce talmente grezza ed ubriaca da far invidia ad un Lemmy in stato di grazia. Ecco, forse è proprio così che i Grafton di Blind Horse Campaign a volte suonano: dei Motorhead a stelle e strisce inaciditi o tagliati male come una droga pesante .
L’amore di Poster per il blues e le sue radici è tradito comunque sia da un episodio breve ma significativo come l’acustico The Captain and Big Muskie , giocato ipnoticamente su un solo accordo con tanto di slide ed armonica che dal potente e perforante boogie finale di Lord Baltimore.
Credetemi: Blind Horse Campaign è un lavoro imprescindibile sia per gli appassionati di hard-punk che per quelli di noise-blues, capace di scrollarvi di dosso tanta di quella merdosa frustrazione da riempire un cassonetto.
Autore: Pasquale Boffoli