Esordio discografico per questo terzetto chitarra basso batteria che fa base a Milano, canta in lingua inglese e decisamente conosce umorismo e autoironia. Il sottotitolo dei Deluded by Lesbians recita: “an incredibly and abosutely ignorant rock’n’roll band” e descrive piuttosto bene la band. Il disco in questione contiene 13 brani street rock’n’roll con qualche granitica puntata stoner (‘Don’t Laugh for me Argentina’), su testi che raccontano di nerd sfigati lasciati da ragazze che a loro preferiscono altre ragazze e in ogni caso prima li riducono sul lastrico (‘She do Wanna’).
‘Pompei’ e ‘Ringo Star’ sono i brani più caratteristici, entrambi piuttosto Motorhead nella struttura, che si riduce ad un paio di accordi e basta, sono potente e trattenuti e lasciano intravedere la stoffa di questi ragazzi, che del disco hanno curato anche arrangiamenti e produzione, oltre alla scrittura e all’esecuzione.
Cantano tutti e tre, con esiti altalenanti – unico piccolo neo – mentre per le musiche sono all’altezza della situazione, ricordandoci tante cose dell’immaginario punk e rock’n’roll americano ed europeo, su tutti i Queens of the Stone Age ed i Turbonegro.
‘Love is Blind’ è un rock’n’roll rallentato, mentre ‘C’mon Get In’ è frizzante e ricorda le Donnas, e negli altri brani non si va molto oltre, poiché l’inventiva di Federica Knox (voce, chitarra), Laura O’Clock (voce, basso) e Lara Brixen (voce, batteria) si riduce alla riproposizione di un rock massiccio ma un po’ prevedibile e tradizionale, con però buoni passaggi di chitarra ed una marea di doppi sensi nei testi, come in ‘Bird Watching’, come potete facilmente immaginare già dal titolo.
Autore: Fausto Turi