Disco d’esordio per questo gruppo romano, appassionato e quindi dedito a riproporre il sound inglese degli ultimi quarant’anni. Nei dieci brani in scaletta il gruppo capitolino ripropone il sound della terra d’Albione in tutte le sue sfaccettature, tralasciando la parte migliore, vale a dire la British invasion e il punk. A dominare, purtroppo, è il pop più immediato e raramente consistente, quello più effimero dei primi Beatles (“Alive”) a quello del brit pop (“Just to make it”), passando per l’electro-pop (“It’s up for you”), che ha devastato gli anni ’80. Anche quando le chitarre dominano, il risultato non è minimamente positivo dato che il sound risulta liquido e ovattato (“Beware the empty”). Un disco da dimenticare!
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autore: Vittorio Lannutti