La reunion dei Not Moving ha sortito un effetto benefico. Ha riportato sulle scene Dome La Muerte, il “Keith Richards italiano”, con una formazione nuova di zecca: i Diggers. Dopo l’antipasto del bel sette pollici “Sorry, I’m A Digger”, la band guidata dal leggendario chitarrista pisano pubblica ora il primo eponimo album licenziato congiuntamente da Area Pirata e Go Down. Insieme a Dome, in questa nuova avventura rock’n’roll, troviamo Emiliano (già batterista degli storici Liars), la bassista Lady Casanova (ex Not Right) e il chitarrista Matteo “Basetta”. A dare manforte al quartetto durante le registrazioni sono intervenuti amici di lunga data della band: Maria Severine (fascinosa ex-tastierista dei Not Moving), il carismatico Rudi Protrudi dei Fuzztones e Mikefuocos degli ancora misconosciuti Los Fuocos. Il risultato è un disco che trasuda amore e passione per il rock. Un disco a tutto tondo dove garage, r’n’r urticante e visioni psichedeliche confluiscono in un fiume carsico che fuoriesce con tutta la sua forza prorompente. Basta l’assalto dell’open-track “Get Ready” per mettere ko un elefante e chiarire sin da subito la cifra stilistica del quartetto. Ma non si fa in tempo a rifiatare che l’armonica di Mr. Protrudi detta le movenze psichedeliche della splendida “Blue Stranger Dancer”. L’ispirata “Demons” evoca a più riprese il punk’n’roll lisergico degli ultimi Not Moving, seguita a ruota dal manifesto del gruppo “Sorry I’m A Digger” e da un bluesaccio come “Bad Trip Blues”. Ma i Diggers non mancano di mettere in mostra il loro lato più tranquillo nella ballata rollingstoniana “You Shine On Me”. O di sottolineare il legame con il passato, omaggiando i propri idoli: gli Yardbirds di “Heart Full Of Soul”, i Gun Club di “Fire of Love” e John Lennon nella conclusiva “Cold Turkey”. It’s only rock’n’roll, potrebbe dire maliziosamente qualcuno…but we like it !!!
Autore: Roberto Calabrò