“Ci voleva Asia Argento!” oppure “Ci voleva Asia Argento?”?
Asia Argento, figlia d’arte, attrice, modella, mamma, moglie di Morgan eppure cantante!
Se non fosse per l’intrigante trama di “Opening”, per la malinconia di “Ugly duckings”, per l’eccentricità di “Les Belles endormies” o per l’aggressività di “Terroriste”… se non fosse per quella strana e a tratti inquietante ninna nanna (ma vera e propria! Tipo da giochi per neonati per intenderci…) danzabile e folta di suoni vintage di “Boite à musique”, o per quel poema raffinato di Guillame Apollinaire, “Les 9 portes”…se non fosse per tutti questi piccoli “motivi” allora potremmo effettivamente asserire con assoluta certezza: “Ci voleva Asia Argento!”.
E il buon Toog? Allora? Quale sarebbe la sua parte?
Asia più che il cantato offre un buon recitato in più occasioni: bella e raffinata, ad esempio, la track di chiusura, “Side Love Project”, che consacra in definitiva questo come un ottimo lavoro. Un disco anche strano, ad essere banali, ma che potrebbe piacere a tutti, anche agli appassionati dei vecchi chansonnieurs, se eliminiamo le tracce più movimentate, naturalmente.
“Per fortuna” “Lou Entendue” non è stato pubblicizzato così come avrebbe meritato. Devo ammettere che mi dispiacerebbe se fosse stato imbrattato da troppa, vaga e ambigua notorietà.
Cara Asia, ti faccio i complimenti per aver scelto un palco piccolo e indipendente per poter sfoggiare le tue doti.
Carissima Asia, certamente non per sminuire il tuo buon lavoro ma “Lou Entendue” era già molto bello…anche senza di te…
Autore: Luigi Ferrara