Giunti nella nostra epoca 12 anni fa con la macchina del tempo, si vede che Toni Borlotti e i suoi Flauers ancora non sono riusciti a ritornare indietro, nei loro anni 60, perché anche questo loro nuovo album esce ai giorni nostri, nel 2008, ma bisogna dire che il quintetto di Salerno non si lascia condizionare dalla musica moderna, né intristire dalla brutta società che qui ha trovato, in cui il futuro non è più una sfida, ma fa addirittura paura ai giovani. Eppure le 13 canzoni qui incise, ad ascoltarle bene, contengono diversi messaggi di contestazione, seppure con lo stile ingenuo e non violento tipico dell’epoca dell’illusione, 1966-67, quando si provava a combattere mali supremi come guerra e razzismo, con una nuova grande proposta sociale pacifista ed inclusiva. Poi ovviamente si può discutere di taluni risvolti macchiettistici, di una band come questa (“Senza avere più i capelli, son d’accordo coi ribelli”, canta Toni Borlotti!), che ad ogni modo suona il beat, il surf e lo shake con perizia notevole, a suon di organo farfisa, chitarre fuzz, produzione vintage e ritmi talvolta lounge, talvolta rock’n’roll.
C’è ‘Giovane Prete’, che invita la Chiesa ad una riflessione progressista, ‘A che Serve Protestare?’ invece con tromba e chitarre acustiche spiega che solo l’unione fa la forza, ‘E voi e voi e voi’ (cover dei Sorrows) contesta la moda ed i confort, che rischiano di rammollirci del tutto, ogni giorno di più.
Diverse anche le canzoni “di non-amore”, tipiche novità degli anni 60, e tre cover, tra cui la bella ‘Viva la Libertà’, antica pepita di Carlo Pavone, fratello di Rita.
Toni Borlotti, cantante con la camicia a fiori dalla voce discreta, si conferma validissimo autore, e se un giorno riuscirà in qualche modo a tornare nei suoi anni 60, che ci porti tutti con sé. Ricordiamo la discografia della band, tutta su Teen Sound rec.: ‘Inno dei Flauers’ Ep 2000, ‘Il Mondo è Strano’ 2003, ‘Il Mondo è Strano e altri Fiori’ 2006, ‘A che Serve Protestare?’ 2008.
Autore: Fausto Turi