Il delta del Po come il delta del Mississippi. Questa l’assonanza più diretta che suscita l’ascolto di questo Ep d’esordio degli emiliani. I Fenriver partono dal blues per inerpicare il loro sound verso sonorità più hard, allo stesso modo di come hanno fatto centinaia, se non migliaia, di musicisti che hanno tratto ispirazione direttamente dalle dodici battute che si suonavano in quella precisa area geografica inventando nuovi generi musicali. Gli emiliani, almeno per il momento, non si inventano nulla di nuovo ma suonano con passione e con un piglio personale un sound che trova la giusta quadra tra la psichedelia, lo stoner e il blues acido. Quattro i brani in scaletta. Si parte con “Morphine Dose Blues”, intrisa di blues drogato che deraglia volutamente verso uno stoner psicotico, a seguire due eccitanti cavalcate hard blues: la prima ha un piglio meno aggressivo, dato che si trastulla tra momenti acidi, “Beyond The Storm”. La seconda, invece, è l’irrefrenabile e accelerata “Il vortice”. La conclusione è affidata ai quasi otto minuti lisergici di “In solitude” dotata di diversi cambi di registro stilistico, ma la matrice resta sempre lo stoner di matrice sabbathiana.
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autore: Vittorio Lannutti