E’ l’anno della ribalta, ma soprattutto della rivincita, per la città di Pompei. Tante infatti le belle iniziative estive che si sono avvicendate in una location tra le più suggestive al mondo nonchè cariche di storia, basta pensare ai concerti esclusivi di Ludovico Einaudi, Elton John e David Gilmour. Ma è grazie alla solerte inventiva dei giovani pompeiani che, in questo filone di buone iniziative, nasce il connubio Amore per la Musica e per la Città e così come fiore all’occhiello delle iniziative patrocinate dal Comune c’è l’Extra Moenia Festival che completa un cartellone estivo di live rivolgendosi ai giovani unendo il piacere per la musica all’arte (gli avventori potevano anche visitare gratis gli Scavi Archeologici con tanto di guida offerta dal festival oppure partecipare al talk sulla musica e l’industria musicale in Campania con firme importanti del giornalismo musicale come relatori).
Un evento dal taglio europeo (ottima l’organizzazione generale e buonissimo il mood che si respirava tra il pubblico e dietro al palco con grande feeling tra musicisti e spirito di cooperazione) e soprattutto gratuito, che in questi tempi di crisi, fa comodo alle tasche dei tanti giovani accorsi in Piazza Esedra.
Sul palco grandi nomi della musica italiana: i Marlene Kuntz e gli Almamegretta, supportati dalla presenza di band campane – Polina e Sulaventrebianco – che hanno aperto la due giorni travolgendo a suon di rock anni 70 e drum’n’bass le tantissime persone presenti (all’incirca 5000 presenze), compresi i turisti di passaggio che, incuriositi e richiamati dalle sonorità rock e dub hanno deciso di partecipare e danzare in piazza mescolandosi con il pubblico locale. A completare il cast ci hanno pensato i toscani Appaloosa con il loro vibrante math-rock e gli italo-tedeschi Perdurabo che hanno offerto un raffinatissimo set elettronico con sfumature rock; una band da tenere sotto controllo.
I live di Marlene Kuntz (il 3 settembre) e degli Almamegretta (il 4 settembre) confermano che la storia della musica alternativa italiana è dura da accantonare e che mostri sacri del noise-rock e del dub non hanno nei giovani musicisti grossi rivali, soprattutto in termini di approccio umano e poi stilistico. Due live set indimenticabili (di seguito potete ascoltare quello integrale degli Almamegretta) dove i carismatici Cristiano Godano e Raiz (orami non più giovani intransigenti) hanno portato a termine show pieni di pathos in grado di mettere in discussione anche il loro tipico sound alla volta di una ricerca e innovazione negli arrangiamenti o scovando chicche del passato che di rado vengono suonate dal vivo.
Sono proprio le occasioni come queste, incentrate sulla cultura e sulla valorizzazione del territorio che ci auguriamo diventino un trend positivo e che vengano sempre più supportate dalle istituzioni che piuttosto dovrebbero agevolare tale iniziative e non mettere i bastoni tra le ruote come purtroppo è accaduto ai responsabili dell’Associazione Le Sfuriate che non hanno trovato, nel comparto amministrativo comunale, un supporto adeguato al peso e importanza dell’iniziativa. E forse – di questi tempi – si dovrebbe ripartire proprio da questi aspetti cercando di superare certi limiti burocratici e amministrativi che non agevolano iniziative utili alla comunità.
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autrice: Miriam Cacace
foto: Antonio Siringo