I pionieri della ‘nuova’ scena new wave giungono al terzo album mostrando una nuova e rinnovata luce. Come ogni grande gruppo rock che si rispetti gli Interpol seguono i tempi giusti e esplodono con questa epica terza pubblicazione. Our love to admire è il naturale seguito di “Turn on the bright lights e Antics”, ma è anche il più pretenzioso perché non si discosta dalle sonorità che hanno reso famosa la band di New York, andando però in una direzione più matura. La voce di Paul Banks è dolce ma allo stesso tempo calda, più calibrata rispetto agli album precedenti, e in canzoni capolavoro come “Pioneers to the falls” e “Rest my chemistry” si amalgama perfettamente con il suono creato da Carlos D., Daniel Kessler e Simon Fogarino. La bravura dei quattro musicisti si mostra chiaramente nell’alternanza di canzoni lente, come le sopra citate, e canzoni più ritmate e dall’andamento imprevedibile come “No I in threesome” e il primo singolo “The Heinrich manuever”. Anche i testi superano di gran lunga la maturità introspettiva mostrata nelle vecchie canzoni, versi come “And to all the destruction in them, and to all the corruption in my hand, and now I select you” di Pace is the trick fanno conoscere un Paul Banks che si apre in critiche verso il mondo esterno ma anche verso sé stesso. Il finale dell’album è sorprendentemente dark, come se gli Interpol dopo averci accompagnato in un vortice di emozioni altalenanti per l’intero album ora ci abbandonassero nell’oscurità di “Wrecking Ball” e “The lighthouse”, condotti in un vicolo cieco dal quale solo Paul Banks e soci sapranno come farci uscire con le loro perfette sonorità rassicuranti. Chi come il sottoscritto si chiedeva in che direzione sarebbero potuti andare i newyorkesi con questo album è rimasto sorpreso perché, dopo i primi due dischi spettacolari hanno scelto la migliore direzione possibile. Non resta altro che attendere gli Interpol nel loro ritorno dal vivo in Italia per uscire dal vicolo cieco in cui siamo stati lasciati da “Our love to admire”.
Autore: Alessandro Ingegno