Riuniscono le forze i fratelli Lippok col compagno di avventure elettroniche Stefan Schneider, laddove l’ultimo disco era stato nel 2010 “Speculation” su Domino Records. A distanza di una dozzina d’anni i To Rococo Rot ritrovano anche la City Slang, grazie alla quale nel 2001, in combutta con I-Sound, pubblicarono “Music is a Hungry Ghost”. Non che i tre fossero stati inattivi nell’ultimo lustro, tutt’altro, Ronald ha inciso a nome Tarwater, “Indise the Ships” sulla Bureau b di Gunther Buskies, così come per Stefan Shneider che, invece, per l’etichetta di Amburgo ha prodotto due album in collaborazione con Hans-Joachim Roedelius, ‘Stunden’ del 2011 e “Tinden” del 2013. Robert Lippok, altresì, è uscito su Raster-Noton con la release “Redsuperstructure”. Ciascuno di questi tre attivissimi performers conta, inoltre, svariati intrecci artistici in una fitta rete di progetti e collaborazioni. Il nuovo album dei To Rococo Rot uscirà il 21 Luglio, si chiamerà “Instruments” e sembra avere, ad un primo ascolto, sonorità più vicine a “Speculations”, rispetto al sound classico del trio berlinese. Infine il lavoro è stato anticipato dalla traccia di apertura del full-length, “Many Descriptions”, in cui addirittura compare un featuring di Arto Lindsay.
La tracklist:
01. Many Descriptions (featuring Arto Lindsay)
02. Besides Down In The Traffic
03. Classify (featuring Arto Lindsay)
04. Baritone
05. Spreading the Strings Out
06. Pro Model
07. Sunrise
08. Gitter
09. Longest Escalator In The World (featuring Arto Lindsay)
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