Sono passati quasi due anni dai tempi in cui stava nascendo qualcosa di molto interessante nei sottoscala di hotels abbandonati e clubs intorno Londra… e già qualcuno qui si era accorto di loro portandoli in Italia e seminando curiosità nei primi-pochi attratti.
These New Puritans in ottobre 2006 pubblica il loro primo Ep Now Pluvial, refrattario quanto indimenticabile; realizzato in vinile in un’edizione limitata di 500 copie per Angular Records, fa già presagire che questo giovanissimo quartetto di Southend andrà lontano.
Così Jack Burnett (voce e chitarra), suo fratello George (batteria), Thomas Hein (basso) e Sophie Sleigh-Johnson (tastiere)… tra live e numerose esperienze “on and non” the stage danno origine al loro idiomatico primo album Beat Pyramid: 16 iperboliche tracks registrate da Gareth Jones, già produttore di Einsturzende Neubauten, Liars e Wire, firmato Domino Records.
Il loro sound, indefinibile con una parola sola, avvicina generi tra i più sconnessi e ci confonde irretiti. Post-punk che abbraccia il minimalism di La Monte Young insieme a sperimentazioni loop stile Shellac, ma puritani! Sound che non chiede altro se non l’essere percepito insieme a visioni sfocate, rendendo sfocati anche noi.
I loro live non deludono l’esperienza trascendente che anima il disco.
Quattro occasioni nel mese di maggio per vederli dal vivo in Italia: il 20 al Micca Club di Roma, il 22 al Covo Club di Bologna, il 23 al Plastic di Milano e il 24 al New Age Club di Roncade.
Autore: red.
www.thesenewpuritans.com