Il mercato discografico inglese e quello americano spesso agiscono nei medesimi ambiti. Caso diverso è l’hip-pop, dove i “sudditi della regina”, tranne sporadiche eccezioni(vedi l’ormai arenato fenomeno del trip-hop) riescono di rado ad avere discreta rilevanza sia in patria che all’estero. Meno male che ogni tanto emerge, almeno per ora solo a livello qualitativo, la famosa eccezione che conferma la regola. Mi riferisco ovviamente a Ty, giovane astro nascente, a prestar fede a quanto di buono è possibile apprezzare in questo suo secondo disco, del suddetto genere in versione “made in Britain”. Individuato il campo in cui egli agisce, bisogna sottolineare che la vera peculiarità di “Upwards” sta in una parola: eclettismo. Partendo dalle orecchiabilissime “Ha Ha” e “Wait A Minute”, ci si ferma alla ballad r&b “Rain” per riprendere ritmo con la jamaicana “Look 4 Me”, arrivando infine al talking soul di “Music 2 Fly 2” si ha la certezza che l’intero disco sia permeato da una fulgida ispirazione perfettamente assecondata. Se vi suggerissi di dedicare a Ty tutta l’attenzione che merita, sarebbe chiedere troppo? Io penso di no….
Autore: LucaMauro Assante