Gli anni ottanta per la musica italiana, quella riconosciuta all’estero specialmente in America, è una sola: l’hardcore punk.
L’HC/Punk in Italia ebbe una forza tale da diventare un genere che fece scuola per molte generazioni che vivevano la ribellione in maniera fuoriosa, rabbiosa e anti-convenzionale.
L’Old school italiano coinvolgeva tutta la penisola, da nord a sud band in gamba esprimevano forza, originalità e idee che nemmeno in Inghilterra, Germania e Usa furono in grado di esprimere.
Citiamo solo: Kina, Impact, Upset Noise, Peggio Punx, Negazione, Indigesti, I Refuse It, Nabat, Not Moving, Underage e Contropotere da Napoli e protagonisti come Marco Philopat , Stiv “rottame” Valli e Helena Velena.
“Quando vi capiterà di indossare una maglietta dei Negazione” – raconta uno storico collaboratore di freakout magazine – “durante un concerto americano di note bands punk/HC e essere fermato dai kids che ti chiedono dove hai comprato quella tshirt e vedere l’invidia sgorgare dai loro occhi allora comprendi quanto l’italian hardcore abbia fatto proseliti”.
A dcumentare quell’era c’ha pensato LoveHate80.it , con gli autori Antonio Bitonto, Giorgio S. Senesi, Roberto Sivilia e la Oz Film ha realizzato un Docu-Film che racconta la nascita e la fine di un’era gloriosa.
“Le città e i centri nevralgici. L’autogestione, i posti occupati, la politica. L’autoproduzione, le cassette a nastro e i dischi in vinile. Le fanzine e il passaparola antagonista. I concerti, i raduni, le manifestazioni. Le etichette indipendenti. Gli scontri, la violenza, gli eccessi, le droghe. Il rapporto conflittuale tra punk e stampa, i quotidiani e le riviste di costume. L’inizio, l’apice e il declino delle grandi band degli anni 80. In uscita nel 2013“.
Autore: red.
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