Il Six Days Sonic Madness, arrivato quest’estate alla sua sesta edizione, è sicuramente uno dei più interessanti festival rock della penisola. Un festival coraggioso, se si considera il luogo in cui viene organizzato (Guardia Sanframondi, vicino Benevento… non proprio un “centro nevralgico” per la cultura giovanile), lo spirito appassionato ed estraneo a logiche di business (vedi il biglietto d’ingresso sempre bassissimo), e la proposta artistica, da sempre attenta a quello che accade del sottosuolo nazionale. Il rock italiano, infatti, nelle sue molteplici sfaccettature, ha rappresentato sin dalla prima edizione il soggetto protagonista della kermesse, così com’è protagonista, nel bene e nel male, di questa compilation. Una raccolta molto eterogenea, per stili e qualità delle proposte. In apertura un bell’inedito degli Estra (“The night has begun”), a metà cd la bella sorpresa dei Kleinkief, delicati e sognanti, che onestamente non avevo mai neanche sentito nominare, e poi praticamente il meglio del rock indipendente italiano, da Giardini di Mirò a Yuppie Flu, da One Dimensional Man a Three Second Kiss e Zu, di cui ormai sapete praticamente tutto, anche perché ne parliamo da anni, su queste pagine. Come se non bastasse, potete sollazzarvi con i bravissimi Milaus, o farvi aggredire dai suoni duri di due ottime band come Hangin’on a Thread e Wood, o riscoprire i fantastici (all’epoca sottovalutati, secondo me) Six Minute War Madness, la cui “Uomini cattivi non ho più l’età per lasciarvi vivi” è posta qui come bonus track. Da dimenticare invece una serie di gruppuscoli crossover/hardcore: i Linkage mescolano riff abusati e cantato incattivito a melodie vocali in stile Piero Pelù (?!), della mediocrità dei Malfunk ormai non dubita più nessuno, i Soundkiller cercano disperatamente di emulare i Fear Factory, la voce del cantante dei Neganeura cerca in tutti i modi di donare originalità ad un funk-rock scialbo e inutile. A voler essere pignoli si potrebbe segnalare l’assenza nella raccolta dei Linea 77, che pure hanno calcato il palco del SDSM. Ma francamente, con tutto questo materiale, non se ne sente la mancanza. Beh…non resta che augurare cento di queste compilation ai ragazzi del festival!
Autore: Daniele Lama