Ascolti la musica dei Foxhound e rimani sorpreso se soltanto dopo scopri che sono una band italiana, di Torino, perchè il gruppo esprime un indie rock internazionale fresco, formalmente impeccabile, che guarda alla recente scena indietronica di NYC, e se è vero che non sono certo i primi in Europa a produrre belle evoluzioni da spunti alternativi provenienti da Oltreoceano, bisogna dire che questo giovane quartetto propone un qualcosa di piuttosto ricercato, poco praticato qui in Italia; con stile asciutto, selvatico, lo-fi, e con urgenza e tensione sempre viva, i Foxhound infatti attualizzano il funk in chiave indie rock ridandogli l’allure schietto che è nella sua natura ma di cui spesso ci si dimentica, e poi ritmo dance, qui espresso (poco) con l’elettronica e (molto) con chitarre e tastiere, e mutazioni ritmiche originali, dispari, afrobeat.
E’ importante precisare che non c’è alcuna autoindulgenza nella musica dei Foxhound: nessuna furba interminabile apertura ballabile o suoni alla moda o altre trovate che si vendono facile, perchè il gruppo proviene dal noise rock e vuol stare sull’attualità, che è confusa e dev’essere raccontata dunque attraverso tanti filtri musicali fusi tra loro.
Il singolo intitolato ‘Erase Me’ tanto ballabile, su disco segue all’altrettanto irresistibile ‘All alone on my Own‘ per un dittico vincente che sa dei vecchi connazionali commercialmente sfortunati Disco Drive e di !!!, Cansei de Ser Sexy, Hot Chip, Vampire Weekend, e buono spessore e ritmi ballabili anche nella più acida ‘Fitness‘ e nella totalmente stroboscopica ‘Out‘ molto Lcd Soundsystem, mentre ‘I just don’t Mind‘ è un dub più ordinario, interlocutorio; ‘sorprende ‘Gasulì‘: brano intimista à la Mark Lanegan con orchestra sintetizzata messo lì in mezzo per aiutare a spezzare un po’ l’andazzo dance, mentre ‘I don’t Want to Run Today‘ porta in dote l’hip hop ed accenni afrobeat e ‘Summer Yeast‘ chiude con una piacevole coda discofunk anni 70; ‘That’s the Sky‘ è un indie rock meno interessante ma forse più spendibile come singolo all’estero.
Due anni dopo l’esordio intitolato ‘Concordia’ dunque i Foxhound consolidano nel solco della musica moderna interpretata con un taglio diy e lo-fi, che si percepisce anche nel simpatico ed artigianale videoclip di ‘Erase Me‘.
Gruppo valido, vincitore nel 2012 del premio Mei giovani, i Foxhound al prossimo giro discografico potrebbero provare anche con una produzione di alto profilo, magari internazionale, per coronare un percorso iniziato molto bene.
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autore: Fausto Turi