IO STO CON LA SPOSA. A VENEZIA L’INCREDIBILE DOC ON THE ROAD DI AUGUGLIARO, DEL GRANDE AL NASSIRY di Michela Aprea
E’ stato sicuramente uno degli eventi della 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Forse non il più glamour, nonostante la sfilata di donne rigorosamente in abito da sposa che lo ha accolto, sicuramente uno dei più toccanti e dirompenti: il riferimento è alla proiezione, fuori concorso, di Io sto con la sposa, film documentario realizzato da Gabriele Del Grande, giornalista italiano e autore del blog Fortress Europe, Khaled Soliman al Nassiry, poeta palestinese siriano, e Antonio Augugliaro, regista televisivo. La pellicola raccontata la vera storia del finto corteo nuziale organizzato dai tre autori/registi per aiutare cinque palestinesi e siriani, scampati alla guerra e sbarcati a Lampedusa, a proseguire il loro viaggio dall’Italia alla Svezia.
Alla proiezione veneziana, in programma nella giornata di oggi, alle 14.30, è stato chiesto al pubblico femminile di presentarsi en mise nuziale. Cosa a cui le spettatrici non si sono sottratte presentandosi in massa in un look “total white”.
Il film, un vero atto di disobbedienza civile, è il ritratto di un’Europa stolidamente rinchiusa nelle proprie regole. La vicenda, tra controlli frontalieri dribblati e il rischio reale di una denuncia per gli autori per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è il racconto in presa diretta di quanto realmente accaduto – tra il 14 e il 18 novembre 2013 -lungo il tragitto da Milano a Stoccolma.
L’idea è nata da una semplice riflessione: “Quale poliziotto di frontiera oserebbe fermare un corteo nuziale per chiedere i documenti della sposa?”.
Così mascherati, il corteo ha attraversato mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. “Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di quanto realmente accaduto sulla strada da Milano a Stoccolma” riferiscono gli autori.
Ciò fa di io sto con la sposa “un film documentario ma anche un’azione politica, una storia reale ma anche fantastica“.
“Non abbiamo scritto dialoghi né personaggi, ma abbiamo organizzato il viaggio ragionando per scene. Abbiamo cioè immaginato delle situazioni all’interno delle quali far muovere liberamente i nostri personaggi, ormai abituati alla presenza delle telecamere. Le riprese quindi hanno sempre dovuto seguire le esigenze dell’azione politica, perché in Svezia ci dovevamo arrivare davvero, non solo per il film. E dovevamo arrivarci il più in fretta possibile” raccontano Gabriele Del Grande, Khaled Soliman al Nassiry e Antonio Augugliaro”.
Prima ancora di uscire Io sto con la sposa era già diventato un film-manifesto. Sul web è stato un successo e la campagna di crowdfunding lanciata lo scorso 19 maggio ha raccolto in soli 60 giorni 100mila euro. Prodotto da Gina Films in associazione con DocLab, uscirà nelle sale distribuito da Cineama il 9 ottobre.
Trailer ufficiale https://www.youtube.com/watch?v=hppNuk0nB8c
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