Anche togliendo le chitarre e suonare solamente con un ukulele, batteria programmata, basso e contrabbasso, si può tagliare il traguardo della buona musica, si può anche perfezionare una ricercatezza espressiva che corrobora dolcemente gli ascolti. Il duo milanese dei Nails & Castles (Mark Nails e Steven Castles) esce con questo Ep omonimo, sei inediti (e una bella rivisitazione di A Forest dei Cure) che si mettono nei ranghi di una specie di indie-tronica che miscela new vave, 90’s, pop ed elettronica, down tempo, una sintesi sonora dai retrogusti clubbing che si fissa subito in testa e “sonorizza” un bel pugno di minuti.
Non mancano blitz di sperimentazione, sia tecnica che vocale, una versatilità multi sfaccettata che ha il proprio stile in vibranti linee dai colori grigiastri e da una interpretazione vocale ottimamente “allampanata” specifica per scorrere negli anni Ottanta come un pallottoliere di gusto stiloso.
E’ un Ep che si intendere molto bene, agile, scattante, ritmato e oscuro quanto basta per solleticare la curiosità di molti e anche dove il duo smuove atmosfere febbricitanti come il passo smilzo di OOTO Forever, una lontana Motown con un giro di basso da grandi numeri Dr. Feelgood o l’epilettica carica di Alone, in poche parole un incontrollata mutazione continua che convince anche l’inconfessabile. Clap, Clap!
https://www.facebook.com/nailsandcastles
autore: Max Sannella