Con il loro hardcore disturbato, i Todd si presentano come gruppo estremo, rabbioso, eppure la loro ricerca di modernità ed evoluzione sorpende: lontani dalla trita e ritrita logica punk old school che non gli appartiene per niente, tanto quanto lontani dal moderno, cartesiano post-core scandinavo di Burst, Raised Fist, Breach in voga negli ultimi anni – che pure sfiorano ogni tanto: in ‘Captain Vinegar’ o in ‘To Do a List’, ad esempio –, il quintetto riesce a maneggiare la materia noise-core con competenza e senza mai perdere il controllo (il leader Craig Clouse, ex Hammerhead, non è certo un novellino…) creando continuità con certa new school anni 90 di Butthole Surfers, Earth Crisis, Converge, con il rumorismo di Pussy Galore e Melvins, e senz’altro con l’industrial in ‘Crank a Winch’, o nell’omonima ‘Comes to your House’.
Ma ciò che loro stessi si divertono a definire “destructo rock”, a me fa venire in mente più la parola “destrutturazione”, che non “distruzione”. Per carità: chiaro che i Todd suonino anche distruttivi (sono uno dei gruppi più fragorosi ascoltati di recente) ma, come dicevo prima, la maggior parte delle tracce è data da scoppi compressi e molto primitivi d’energia ritmica, che però portano sulle spalle noise chitarristico e – badate bene – tastieristico, con urla e latrati che rimandano all’estremo rumorismo giapponese.
Proprio certa ricerca “arty” costituisce il vero marchio di fabbrica di questa band, che fa di tutto per non diventare prevedibilmente “pestona” e basta; non a caso evidenzio il corposo utilizzo di tastiere, e qui Fifi Cernosek fa un gran lavoro: una scelta che denota il desiderio di allontanarsi dalla tradizione hardcore più pura e prevedibile.
Per non parlare poi del ricorso all’elettronica in pezzi quali ‘Council Member’, o del lavoro di filtraggio sui suoni al mixer in cose quali la strana ‘Christian st.Christian’ o ‘Salty Old Queen’.
Quasi tutti questi esperimenti sono posizionati nella seconda metà del disco, in ogni caso, che invece si apre potente e diretto nelle prime tracce.
Il leader, Craig Clouse, è un texano trapiantato a Londra, dove i Todd sono attivi; da segnalare anche che al disco, il secondo per i Todd dopo ’Purity Pledge’ del 2004 sempre su Southern rec., collabora anche Eugene Robinson degli Oxbow sia in fase di scrittura che alla voce.
Autore: Fausto Turi