Sei canzoni inedite. Tre nuovi brani di Bright Eyes (con i Neva Dinova come ospiti) e tre dei Neva Dinova (con Bright Eyes a dare una mano).
Bright Eyes, al secolo Connor Oberst, già enfant prodige dell’indie rock made in U.S.A., è ormai un’istituzione per tutti gli amanti di melodie malinconiche e strappacuori. I Neva Dinova sono meno conosciuti: sono attivi dal 1992, ma hanno inciso il loro (omonimo) album di debutto solo nel 2002, per Crank! Records. E’ pressoché inutile stare qui ad elencarvi pezzo per pezzo chi ne è l’autore, anche perché i sei brani sono caratterizzati da una sconcertante uniformità, che toglie anche quel briciolo di curiosità che un’operazione del genere avrebbe potuto solleticare, non trattandosi di un vero e proprio split. Ma probabilmente ci siamo abituati troppo bene con la serie “In the fishtank”…
Trattasi di sei ballate folk rock carine e tendenzialmente tristi. A volte decisamente insipide (il sax di “I’ll be your friend” è degno del peggior Antonello Venditti), in alcuni casi quanto meno sinceramente emozionate, come la bella “Spring Cleaning”, per chitarra acustica, archi, una voce che canta e una che fischietta.
Dedicato a chi non ne vuole sapere di abbandonarsi alla primavera e ai suoi colori, e preferisce aggrapparsi saldamente all’inverno che se ne va. In ogni caso, parliamoci chiaro, nessuno oserà criticare la vostra collezione di dischi per l’assenza di questo titolo…
Autore: Daniele Lama