Viaggio onirico in un Messico stregato. Queste le prime parole che mi vengono in mente per presentare il volume ricercatissimo di un autore estremamente promettente. “Il Cadavere e il Sofà” è stato il primo graphic novel firmato Tony Sandoval presentato in Italia nell’ormai lontano 2011 dalla casa editrice Tunué, che vanta uno dei cataloghi più ricchi e particolari, comprendendo sia autori italiani che, come in questo caso, stranieri.
Tony Sandoval infatti è messicano, originario di Esperanza, paese in cui è ambientata la sua stessa storia: luogo abbandonato nel tempo e non facilmente riconducibile ad alcuna collocazione precisa. Ed è lì dove abita proprio il protagonista del suo racconto a fumetti, Polo, giovane inesperto che incapperà in un’estate fatta di incubi, incontri, scoperte ed emozioni non sempre piacevoli.
L’atmosfera è quella sognante tipica di Sandoval, dai tratti europei che sfociano nella leggerezza degli acquerelli francesi ma mai a caso e mai troppo: l’autore messicano è famoso anche per i suoi grigi e le sue espressioni che ricordano vagamente Tim Burton e potremmo dire lo stile americano grottesco e underground degli anni ‘70. Ma è bene comunque precisare che anche le tinte non sono assolutamente lasciate al caso. L’intero albo è, infatti, caratterizzato da fondali gialli e blu, con le relative sfumature, quasi a simboleggiare, l’uno le interminabili giornate afose della provincia messicana, bollite sotto un intramontabile sole a picco; l’altro invece l’aria di mistero che serpeggia lungo l’intera trama, lasciando intravedere un senso di sogno con leggere sfumature azzurrine.
“Hai mai pensato che i difetti rendano le cose più interessanti?”, questa la frase chiave della vicenda. Polo e l’intera cittadina (compresi i bulli da strada) hanno deciso di non uscire di casa dopo l’improvvisa scomparsa di un ragazzo dai riccioli d’oro, Christian, apparentemente volatilizzato. Della sua sparizione non si conosceranno i dettagli fino all’inquietante epilogo dell’intera vicenda. E Sandoval riesce a gestire la trama nel migliore dei modi, inserendo accanto al silenzioso protagonista una giovane apparentemente intraprendente di nome Sophie, di cui Polo si innamorerà avviando una relazione non troppo convenzionale. Quella che potrebbe essere considerata a ragione una “favola dark” si snocciola sotto i passi dei due protagonisti che un giorno, tra sesso, incubi, incertezza e bullismo, si ritrovano a discutere delle vicende che stanno avvelenando Esperanza su di un sofà trovato nel deserto, passeggiando. E lì tutto cambia, tutto evolve: i due decidono di porre fine alla paura dell’isolamento e di capire cosa è realmente successo a Christian. L’aspetto interessante sta proprio nel fatto che l’autore messicano, nato grafico e diventato solo successivamente fumettista, riesce a trattare temi delicatissimi come la scoperta della morte o anche solo della sessualità senza mai incappare in una volgarità che, in casi come questi, potrebbe essere inevitabile. Riesce altresì a destreggiarsi sempre con delicatezza all’interno di una trama fitta di colpi di scena e atmosfere sognanti capaci di lasciare il lettore sulle spine anche dopo aver finito di leggere.
“Il Cadavere e il Sofà” è sicuramente il graphic novel adatto per avvicinarsi al mondo onirico e incantato di Tony Sandoval, da sfogliare e risfogliare sempre con piacere.
http://www.tunue.com/it/extra/280-il-cadavere-e-il-sofa.html#.VtIDsZPhDow
di Lorenza Carannante