Nonostante una carriera in tono minore nelle seconde file della scena alternativa americana, i Dr. Dog non hanno mai perso l’entusiasmo delle origini. La dimostrazione è lo stile disinvolto e con cui il quintetto di Filadelfia, oggi completato dal polistrumentista Manos Dmitri e dal batterista Eric Slick, ha affrontato questa nuova prova in studio.
Il risultato è Be The Void, un album che abbanda gli ancoraggi nella tradizione per fare passi in più direzioni. Dodici brani suonati con reale abbandono e passione in cui nostri amici, si cimentano con accattivanti architetture pop.
That Old Black Hole parte riflessiva e finisce in una crescendo psichedelico che sarebbe piaciuto a Brian Wilson. These Days ha un attacco accattivante guidato da una linea di basso martellante e suggestivi accordi di pianoforte. Vampire spicca un riff di chitarra di chiara matrice indie. How Long Must I Wait?, Do the Trick, Get Away e Heavy Light vibrano sospese fra soul, psichedelia e ritmi afrobeat tanto da riportare alla mente Vampire Weekend e Givers.
La chitarra ritmica di Frank McElroy possiede il mood giusto. Le voci di Toby Leaman (basso) e Scott McMicken (chitarra) si alternano continuamente creando atmosfere sempre diverse e Dimitri Manos con un tocco lieve regala inserti di elettronica e percussioni. Tirando le somme un album divertente e intrigante pieno di brani che ti invitano a ballare come in una jam session durante una festa sgangherata e sudata in una sera estiva. Fuori dalla mia finestra nevica ma Be The Void tiene lontano il freddo di questo febbraio.
Autore: Alfredo Amodeo