LaZaRiMus, nome dell’etichetta da essi stessi fondata, sta per Laboratorio Zappiano di Ricerche Musicali, ed è appunto con essa che i torinesi Ossi Duri pubblicano Frankamente – Tribute to the Music of Frank Zappa. Nello stesso giorno la band pubblica a dirla tutta anche altri 2 album: Senza Perdere la Tenerezza, contenente inediti, e riCoverAti, contenente brani di gruppi anni ’70 come New Trolls, Le Orme, Area e Skiantos, tutto questo per celebrare i 20 anni di attività della band e 20 anni della scomparsa di Frank Zappa.
Frankamente è un lavoro jazz rock che accenna l’enorme quantità di direzioni e le molte fasi dell’opera zappiana, come lo spirito irriverente ed antiaccademico, contemporaneamente naif e rigoroso; in linea di massima i brani qui eseguiti si riferiscono ad un periodo preciso: dalla metà degli anni 70 fino ai primissimi 80, quando Zappa si accompagnava con musicisti di capacità tecniche sopraffine capaci di portare avanti sia registri funk rock che jazz ed impro, riuscendo a concretizzare qualunque idea gli venisse in mente, non rinunciando mai del tutto alla vena situazionistica e macchiettistica del decennio precedente con le Mothers of Invention.
‘Zoot Allures‘ strumentale del 1976 e ‘Pygmy Twylyte‘ del 1974 sono composizioni fuori dal tempo oggi come allora, vicine per intenderci alla produzione dei Primus della seconda metà degli anni 90,
‘Honey, don’t you Want a Man like Me?‘ è del 1977 racconta la storia di una fugace relazione tra una insipida segretaria ed un playboy alla canna del gas con tutto il sarcasmo di cui Zappa era capace, mentre in ‘Easy Meat‘ (l’originale è del 1981), incisa live, a cantare è l’amico Elio delle Storie Tese, band con la quale gli Ossi Duri hanno tanto in comune – tranne un fuoriclasse patafisico come Elio alla voce… – brano progressive dal testo geniale che narra di un uomo che gioca facile con una ninfomane, ed Elio a quanto pare sostituisce la strofa sadomaso originale “(she) rub my head and beat me off/ with a copy of Rollin’ Stone” con un “non posso sborrare su Vanity Fair/ se in copertina c’è Valerio Scanu”… così come progressive è anche ‘Black Page‘, più avanti, in cui gli Ossi Duri ancora una volta danno prova delle proprie doti strumentali.
‘Why does it Hurt when I Pee?‘ ancora in italiano con Elio alla voce è un riuscitissimo soul funk dal carattere epico che narra di un uomo che gli brucia quando urina, e realizza suo malgrado di essersi preso un’infezione al cesso di un autogrill, mentre con ‘Trouble every Day‘ ci si sposta finalmente negli anni 60, quando il blues era ancora una delle ispirazioni principali di Zappa e delle Mothers.
Il disco si chiude con la lunga ‘Outside Now’, 9’20” di elettricità jazz dilatata che come una suite attraversa tante fasi ed atmosfere diverse.
Ottima prova degli Ossi Duri, che tra l’altro in questo disco ospitano Ike Willis, cantante e chitarrista dello stesso Frank Zappa tra il 78 e il 93.
Amatissimo da alcuni, detestato da altri, Frank Zappa non merita in ogni caso di essere ignorato o dimenticato; a lui sono stati dedicati in questi anni, tra le tante cose, un monumento a Vilnius in Lituania, una strada ad Agropoli (Sa), Partinico (Pa) e Berlino, un pesce estinto, un asteroide, un personaggio di un videogioco ed una grotta denominata Abisso Frank Zappa in provincia di Bergamo. Il qui presente lavoro si aggiunge più che onorevolmente.
http://www.ossiduri.com/
https://www.facebook.com/ossiduri
autore: Fausto Turi