Con un fan d’eccezione come Julian Cope gli Edible Woman hanno le credenziali per sfondare nel mercato internazionale. Non a caso che questo loro quarto lavoro viene distribuito in Europa dalla Rough Trade e punta ad avere maggiori feedbacck dall’estero piuttosto che dalla nostra italietta rock.
“Nation”, edito da Santeria/Wild Love, si distingue dai lavori precedenti per il maggior accento posto sul sound new wave, soprattutto quella inglese che ha nei Joy Division i suoi alfieri. Tuttavia il lavoro non è affatto derivativo perché brilla di luce propria grazie ai cambi di registro stilistico.
Con la registrazione di Mattia Coletti ai Vacuum Studio di Bologna e masterizzazione di Rico (Uochi Toki) il gruppo ha puntato ad un suono più maturo con una personalità tale che li rende autorevoli anche quando utilizzano il noise più scandagliato o lacerano le orecchie dell’ascoltatore con ritmiche percussive e robotiche.
Incuriosisce ed intriga il brano finale “Will” una melodica ballata in stile Americana, che stona con il resto del disco.
www.facebook.com/ediblewoman
www.ediblewoman.it
autore: Vittorio Lannutti